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Scegliere la stampa per le etichette interna
Le esigenze delle aziende, soprattutto se si tratta di aziende medie o medio-piccole, vertono su una produzione, spesso e volentieri molto personalizzate, sia per la gestione che per la commercializzazione. Come sappiamo in Italia il settore della media e piccola impresa è maggioritario, per questo motivo, chi si occupa di offrire servizi a queste imprese spesso può trovarsi ad affrontare ad eccessive personalizzazioni e costi elevati.
D’altro canto, quando si ha un’attività, praticamente sempre si rende necessario stampare etichette, sia per fabbisogno interno che, a volte per terze parti. Qualunque sia la situazione, un buon consiglio è quello di soffermarsi a riflettere seriamente sul binomio: tempi e costi di stampa.
Vantaggi e svantaggi di stampare etichette on demand
Prendere in considerazione l’ipotesi di passare da una stampa esterna ad una interna potrebbe semplificare di molto i processi, oltre che ridurre i costi.
Tempi e costi di stampa ne gioverebbero, così come le fasi di etichettatura diventerebbero molto più semplici da gestire.
In questo modo, infatti, il flusso di lavoro diventa continuo, senza bisogno di delegare all’esterno un’attività che invece si presta bene ad essere eseguita anche internamente.
Come tutte le scelte ed i cambiamenti, è importante ponderare bene i pro e i contro e, soprattutto, concentrarsi su quelle che sono le proprie necessità e le peculiarità dell’attività, valutare il proprio settore e le fasi di produzione e quindi di conseguenza se sia opportuno prendere questa decisione.
Gli svantaggi della stampa interna di etichette vertono sostanzialmente sul fattore qualità, o per meglio dire: laddove si ricerchi una finezza e una qualità più elevata di grafica in tempi rapidi, l’esternalizzazione della stampa resta la scelta migliore.
Altro svantaggio e sulle quantità, infatti se si producono etichette standard in serie ma in numero molto elevato, anche in questo caso l’esternalizzazione resta il modo migliore per affrontare la produzione. Una stampa da scrivania, seppur ad alte prestazioni non equiparerebbe la stampa in serie dei produttori di etichette.
Stampante digitale per etichette: cosa devi sapere
Prima di decidere definitivamente se sia il caso di spostare la stampa di etichette all’interno dell’attività, devi necessariamente passare attraverso la scelta di una stampante digitale per etichette.
Non sempre è facile o è il caso di scegliere da soli, spesso i dubbi non mancano, così, per avere la certezza di non sbagliare, il primo passo da fare è rivolgersi a dei professionisti.
Un professionista sa quali modelli sono più adatti ai vari tipi di applicazioni, e può aiutarti anche a definire al meglio esigenze e processi di stampa.
Per iniziare a conoscere l’argomento, devi sapere innanzitutto che la stampante digitale per etichette in bobina sta spopolando particolarmente negli uffici e nei contesti aziendali, in quanto impiegabile con varie destinazioni e declinazioni.
Un settore d’applicazione può essere quello tessile che prevede una stampa di etichette diversificata per quantità, tipologie e formati, ne abbiamo anche parlato in un articolo riguardo l’anagrafica dell’etichetta tessile.
Altro aspetto molto importante da considerare, è che le stampanti digitali per etichette consentono anche di stampare in formati non standard, come per esempio nel caso della stampa di card. Quindi se necessiti di un formato diverso poco importa, per ottenere il formato perfetto per le tue esigenze, ti basterà scegliere la stampante più performante.
Sembra chiaro che il panorama è ormai ampio e senza troppe difficoltà è possibile scegliere la stampante più idonea alle proprie esigenze ed assolvere a numerose personalizzazioni come per esempio quella della stampa simultanea (le card).
Stampa digitale etichette: è davvero possibile risparmiare?
Il tempo
Se il tipo di business prevede le caratteristiche elencate sopra allora risparmiare tempo e denaro è possibile con un tipo di stampa on demand.
Come abbiamo visto non sempre è possibile stampare on demand, soprattutto se le esigenze grafiche sono elevate o semplicemente se la produzione delle tue etichette è standard ma con numeri elevati, in questo caso è infatti sempre opportuno rivolgersi ai professionisti della produzione di etichette.
Mentre nelle piccole realtà spesso le modifiche in tempo reale sono all’ordine del giorno e questo è un aspetto che con la stampa on demand può essere gestito, almeno fino ad un certo punto.
A volte accade anche che il cliente richieda delle modifiche nell’etichettatura di un prodotto (se si è fornitori terzisti ad esempio), e anche in questo caso, potrai apporre tutti i cambiamenti che vuoi in tempi record.
Il denaro
Dal punto di vista economico, l’impiego di una stampante digitale di etichette in bobina, a fronte di un piccolo investimento, porterà molti benefici tangibili.
E se sei tra coloro che hanno una produzione di etichette bassa, la scelta dell’acquisto di una stampante risulterebbe più vantaggiosa rispetto alla richiesta di etichette ad esterni.
Bisogna infine sottolineare che molti settori sono “costretti” a utilizzare la metodologia della stampa on demand, semplicemente perché la produzione di etichette e la necessità di tracciare è così assidua che sarebbe impensabile produrre esternamente un quantitativo elevato di etichette, si pensi semplicemente ai barcode dei bracciali per i pazienti ospedalieri e a flussi degli ospedali.
Quindi ridurre tempi e costi di stampa per le etichette è una possibilità concreta e reale di risparmio per le attività con determinate richieste di stampa e determinati quantitativi. Una volta comprese le esigenze specifiche di una determinata attività si può se la soluzione ideale è la stampante on demand.
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Il codice a barre cos’è e come viene letto
Come tutti sappiamo il codice a barre è un sistema di identificazione creato da un insieme di segni grafici e nella nostra quotidianità si trova praticamente ovunque e su prodotti di ogni tipo. I codici a barre sono di grande aiuto per le aziende al fine di tracciare ed archiviare al meglio la merce, anche a fronte di quantità molto elevate.
Il codice a barre contiene una serie di informazioni che vengono lette da un lettore per codice a barre che deve essere adatto alle peculiarità specifiche dell’attività che se ne dota.
Ogni lettore di codici a barre può avere infatti delle specifiche differenti. Non tutti i modelli, infatti, possono essere idonei per essere utilizzati nelle stesse condizioni, per questo prima di effettuare l’acquisto è sempre meglio stabilire quale sia il lettore per codice a barre più appropriato per il settore d’applicazione.
Di seguito ti elenchiamo 5 step con le caratteristiche principali di un lettore di codice a barre, che dovresti tenere in considerazione e che potrebbero aiutarti nella scelta.
1- Lettore barcode: come funziona e cosa legge
Il primo step da affrontare è fondamentale: riguarda la tipologia di lettore barcode, se fisso o portatili, che più ti sarà utile nella tua attività.
Innanzitutto, tieni presente che il codice a barre è semplicemente un’immagine, in cui, la diversa combinazione di barre e numeri, contiene delle informazioni preziose sul prodotto. La lettura del codice a barre permette non solo di agevolare la gestione degli ordini e lo stoccaggio della merce, ma consente anche di ordinarli nei diversi scaffali rapidamente.
Un lettore barcode, è in grado di leggere le informazioni riportate sul codice a barre, e trasmette i dati direttamente sul software o applicazione utilizzata.
La lettura può avvenire o con un lettore codice a barre fisso o con un lettore barcode wireless.
- Il lettore di codice a barre fisso, può essere ad esempio integrato su una cassa di un supermercato, o di un negozio, e permette la scansione del prezzo di un prodotto facendolo scorrere sopra l’apposito sensore.
- Il lettore di codice a barre wireless, dalla caratteristica forma a pistola o palmari si presta invece meglio ad altre attività. Si pensi ad esempio ai magazzini, o in altre attività in cui ci si muove costantemente e si devono leggere i codici dei prodotti.
2- Codice 1D o codice 2D, cosa ti serve?
Il gruppo dei codici a barre si divide in due grande famiglie: i codici a barre 1D o lineari, ed i codici a barre 2D detti bidimensionali.
E qui arriviamo al secondo step, è necessario capire quale tipo di codice leggere, e di conseguenza, saprai quale lettore di codici a barre acquistare.
- Il codice 1D è quello più utilizzato in ambito commerciale e non è altro che un’immagine contenente una sequenza di numeri (o di numeri e lettere) con barre verticali di diverso spessore in successione.
- Il codice 2D solitamente si presenta come un quadrato ed è caratterizzato invece, da una lettura bidimensionale per codificare i dati. Infatti, questo tipo di codice può contenere un gran numero di caratteri e consentendo alle aziende di codificare più informazioni sui prodotti.
In entrambi i sistemi di lettura, il lettore barcode decodifica le informazioni associate a dati specifici del prodotto (come prezzo, quantità di scorte in magazzino, descrizione, colore e immagine dell’articolo).
Queste stringhe sono preziose perché con la combinazione di caratteri numerici o alfanumerici, ci aiutano a reperire velocemente e senza errori le informazioni che ci servono sul prodotto.
3 – La lettura dei codici QR
Il terzo step da tenere in considerazione per il proprio business, è la necessità di dover decodificare codici QR.
I codici QR fanno parte dei codici 2D, sono sempre più diffusi in tanti settori della nostra vita e sempre più nell’ambito commerciale.
In ambito farmaceutico e medico sono utilizzati da tempo e con molti vantaggi, per esempio su questi codici, applicati sulle confezioni dei farmaci e sulle ricette, sono inserite tutte le fondamentali informazioni mediche.
Quindi, se produci un prodotto alimentare ti potrebbe andar bene un lettore di codici 1D, se invece hai una farmacia, dovrai necessariamente acquistare un lettore codice qr (con cui potrai leggere sia i codici 2D, come il QR Code che i codici monodimensionali).
Ogni lettore deve essere in linea con la propria attività e le specifiche peculiarità della stessa così da rendere smart la ricerca di informazioni e la gestione del magazzino.
4- Lettura dallo schermo
Il quarto step, passa spesso in secondo piano, ma in realtà è importante almeno quanto i precedenti.
Prima di acquistare un lettore di codici a barre devi anche riflettere da quale supporto verrà effettuata la lettura.
Nel caso di lettura dallo schermo di uno smartphone, di un tablet quale lettore devi scegliere?
In questo caso, dato che la lettura del codice può risultare difficile con la luce o il riflesso di uno schermo, occorre innanzitutto scegliere dei modelli leader nel mercato, per non rischiare di incappare in errori.
Dunque avrai bisogno di un lettore barcode 2D o, comunque, qualcosa di specifico per il tipo di uso che dovrai farne, è il caso per esempio del palmare Zebra M60.
Un’altra valutazione che non devi dimenticare riguarda il colore o la grandezza del codice, soprattutto se si trova su oggetti molto piccoli.
Per quanto riguarda il colore, sappi che non tutti i lettori di codici a barre sono in grado di decodificare i colori, e questo potrebbe compromettere, ovviamente la scansione.
Stessa cosa per le dimensioni, se un’etichetta di codice a barre risulta molto piccola ti servirà sicuramente un lettore HD.
5- Ambiente di utilizzo
Ultimo step, ma non per importanza, è la valutazione dell’ambiente di utilizzo, la domanda che ci si potrebbe porre è “perché valutare anche l’ambiente?”.
La risposta è molto semplice: perché il lettore potrebbe essere esposto ad ambienti freddi, o a contatto con frequenti sollecitazioni ambientali (si pensi al settore delle spedizioni), e non tutti i modelli sono adatti a specifiche condizioni, quindi occorre fare una riflessione anche in questi termini, un esempio sono lettori ultra-rinforzati per ambienti duri e con alta possibilità di urti.
Insomma, per non rischiare di incorrere in valutazioni errate, il consiglio è sempre di affidarsi ad un esperto in materia, per scegliere il modello più adatto alla tua attività senza incorrere in errori.
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Errori da evitare nella scelta delle etichette adesive per la tua azienda
Se fai parte del settore produttivo o di servizi che si serve di etichette adesive per la propria attività, allora devi sapere che ci sono molti aspetti da valutare accuratamente nella scelta delle tue etichette adesive.
L’assioma ormai lontano di “un’etichetta vale l’altra” non funziona più, e ormai da tempo, si è giunti alla conclusione che tutto ciò che riguarda il prodotto merita la giusta dose di attenzione e accortezza.
Una visione poco accurata su questo aspetto può portare ad errori grossolani sia per il tuo brand a livello di comunicazione e marketing sia per la tua produzione. Deve essere prioritario curare ogni dettaglio se vuoi assicurarti un prodotto che si distingua per qualità ed efficienza.
L’etichetta adesiva che andrai ad apporre sul tuo prodotto, infatti, diventerà parte del prodotto stesso, sarà sempre molto di più di “solo un’etichetta”.
Etichette adesive perfette: come scegliere?
Per non trovarsi a gestire spiacevoli errori di valutazione, che ti porterebbe ad un danno in termini di tempo e denaro per l’attività, ci sono dei requisiti imprescindibili a cui non ti conviene rinunciare.
Innanzitutto metti in preventivo, se la mole di etichette è tanta, l’acquisto di una stampante a trasferimento termico on demand (adatta anche per la stampa di etichette a colori), che ti consentirebbe, a fronte di una spesa non eccessiva e di abbattere tempi di produzione e anche costi di gestione.
In alternativa potresti utilizzare etichette adesive per stampanti laser, ma dipende molto dalla quantità di stampa e dalla qualità che vuoi ottenere (sicuramente più alta con la stampante termica).
Fatta questa premessa puoi finalmente concentrarti sull’etichetta adesiva “perfetta” per il tuo business.
Quali requisiti dovrebbe rispettare? Quali errori dovresti evitare?
Per rendere più agevole questo percorso, potresti seguire 3 modi per scegliere etichette adesive perfette per la tua attività.
1. Etichette adesive per esterno occhio alla qualità
Se parliamo di etichette adesive per esterno, dobbiamo mettere in primo piano l’importanza della “qualità” dell’etichetta ed anche dell’adesivo che la sostiene.
Forse in questo momento potrebbe sembrare banale, ma partire dalla scelta del materiale da cui è composta l’etichetta, finanche al materiale dell’adesivo utilizzato, vuol dire partire nel modo giusto.
Considera, ad esempio, che non tutti gli adesivi rendono bene con carta o cartone, e che altri, diversamente, funzionano bene con materiali sintetici come il polipropilene il pvc o il poliestere.

Alcune etichette di carta si prestano meglio per usi diversi (tipo etichetta prezzo), mentre altre, magari amovibili, sarebbero più adatte in altri contesti.
Di fatto non può esistere una regola univoca, se non l’osservazione ed il ragionamento sulla destinazione d’uso delle tue etichette adesive e del supporto su cui vengono apposte.
Un fornitore esperto e di qualità, ha un ruolo fondamentale in quanto sarà in grado di guidare questo processo di produzione così importante e fondamentale.
Un esempio per comprendere questo concetto sono le etichette apposte su bicchieri o stoviglie appena acquistate che con un semplice lavaggio possono venir via facilmente: rispondendo così alla ragione d’uso.
Altra valutazione da non trascurare riguarda la forma delle etichette; è sempre utile scegliere qualcosa di armonioso con la “fisionomia” del tuo prodotto. Niente di eccessivamente grande o piccolo, no alle forme che rendono ardua e poco fluida la lettura.
2. Etichette adesive per esterno occhio alla verifica
Quindi come già accennato, anche la forma dell’etichetta può influire sul buon esito della tua scelta, e non è certo un dettaglio da poco.
In questo settore è importante non limitarsi ai sofismi ma anzi è necessario ragionare con un occhio da user di prodotto, etichetta inclusa!
Questo cosa vuol dire?
Vuol dire semplicemente che se il prodotto è circolare l’immagine dell’etichetta, se non pensata per questa forma specifica, potrebbe ad esempio essere compromessa una volta applicata, quindi verificare sempre anche su base pratica, non solamente teorica.
La programmazione è fondamentale ed è alla base di una scelta ben ponderata, ma senza una prova tangibile, rischi un flop!
3. Etichette adesive per esterno occhio alla temperatura
Cosa si intende per temperatura nell’etichettatura?
L’etichetta adesiva esterna di un prodotto è costantemente esposto alle variabili ambientali.Caldo e freddo (pensa a qualcosa che tieni in frigorifero ad esempio) o anche fattori come umidità, luce o buio, cambiamenti repentini di temperatura, tutto potrebbe rovinarla in un attimo!
Non tutti i legami adesivi, o lo stesso materiale dell’etichetta possono rispondere bene a queste sollecitazioni, ci sarà qualcosa di più adatto per il freddo, qualcosa per il caldo ecc.
E, oltre al problema adesivo, c’è anche il fattore stampa, che potrebbe scolorire e rovinarsi in maniera troppo rapida rispetto al ciclo di vita del prodotto.
Considerando che l’etichetta, oltre a descrivere il prodotto, ti rappresenta, parla di te e del tuo marchio, devi davvero valutare, ancora una volta la ragione d’uso del prodotto.
Testando poi la qualità delle tue considerazioni e la rispondenza effettiva alle esigenze di uso.
Queste indicazioni ti saranno utili per risparmiare tempo e fatica ma soprattutto per riuscire ad ottenere il massimo del risultato con per il tuo business!
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La stampa di etichette alimentari
Dal bar-code alle etichette a colori
In questo periodo abbiamo potuto notare quanto alcuni settori del commercio e dell’industria siano fondamentali catalogandoli come servizi essenziali. Tra questi servizi c’è al primo posto il settore alimentare che, nonostante il lockdown, ha garantito a tutti noi i beni necessari alla sopravvivenza. Il tracciamento e l’identificazione nel settore alimentare ha un’importanza fondamentale tanto quanto la sua produzione, oggi capiremo come funziona.
Ogni volta che andiamo al supermercato a fare la spesa, la prima cosa che notiamo su di uno scaffale è sicuramente l’etichetta che contraddistingue ogni singolo prodotto. Un’etichetta è all’apparenza semplice e chiara, ma, prima di arrivare su quel prodotto, deve rispettare un complesso procedimento di composizione e stampa, questo processo può avvenire tramite Stampanti a trasferimenti termico oppure Stampanti per etichette a colori .
Quali sono le principali informazioni che devono essere su un’etichetta alimentare?
Come abbiamo visto nella etichettatura settore tessile, anche nel settore alimentare le informazioni sono tantissime e sono quasi tutte obbligatorie secondo le normative vigenti sull’etichettatura alimentare. Un altro aspetto chiave di questo procedimento è la buona leggibilità che deve avere un’etichetta per il cibo che, secondo gli studi, offre una maggior influenza positiva sul cliente.
Importantissimo l’aspetto della visibilità delle informazioni che non devono, in nessun modo, essere oscurate. In più l’omissione di una dichiarazione sugli allergeni o qualsiasi informazione errata, può danneggiare i clienti e, di conseguenza, i produttori devono affrontare seri procedimenti legali.
Infine dovrà essere ben visibile, naturalmente, il bar-code relativo a quel prodotto.
Le informazioni obbligatorie di un’etichetta alimentare:
Nome dell’alimento.
Ingredienti.
Indicazioni su possibili allergeni.
Quantità netta dell’alimento
Data di scadenza dell’alimento.
Ragione sociale del produttore.
Paese di provenienza dell’alimento.
Il tasso alcolemico (Bevande sopra l’1,2%)
Effetti nutrizionali
L’importanza delle etichette alimentari
Abbiamo dunque compreso quanto siano fondamentali le etichette alimentari soprattutto in quanto garantiscono al consumatore una tracciabilità che va dall’inizio del processo fino alla vendita finale. Questo sistema di stampa etichette cibo permette al consumatore essere consapevole su quello che acquista e che assume.
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TSC entra nel Gruppo Finlogic per la distribuzione in Italia e in Europa
Il Gruppo consolida la propria posizione di leader nel settore delle stampanti barcode
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Finlogic S.p.A. distribuirà su tutto il territorio nazionale e in tutta Europa, stampanti barcode, stampanti portatili, stampanti POS e prodotti consumabili con marchio TSC.
Dino Natale, Amministratore Delegato di Finlogic: “Siamo soddisfatti della fiducia accordata da un’azienda leader come TSC che ci permetterà di ampliare ulteriormente la nostra base clienti accrescendo la nostra offerta di prodotti tecnologici. Con otto consociate, siamo strutturati per poter garantire a TSC una crescita progressiva nel mercato italiano. Offrire una gamma di prodotti così ampia e completa ci consente di raggiungere e soddisfare un numero sempre maggiore di clienti e di aumentare la nostra quota di mercato
su quelli già in portafoglio. Il nostro obiettivo rimane quello di fornire soluzioni complete, dall’hardware ai consumabili, come ribbon ed etichette, di cui siamo produttori da oltre 20 anni”.
Angelo Sperlecchi, TSC Regional Sales Manager South West Europe – Turkey: “Sono contento di aver inserito Finlogic tra i nostri esclusivi Partner Platinum. Poter contare su un’organizzazione come quella del Gruppo Finlogic, uno degli operatori più importanti nel mercato Auto-ID con una presenza nazionale e
internazionale, ci garantisce un forte aiuto alla crescita di TSC sul mercato. Sono sicuro che questa collaborazione darà grandi risultati e soprattutto ci permetterà di offrire ai clienti soluzioni complete per ogni tipo di esigenza”.
TSC è una delle aziende in più rapida crescita nel settore Auto-ID, grazie all’offerta di una linea diversificata di stampanti per etichette termiche robuste e a prezzi competitivi ai clienti di tutto il mondo. Forte di una leadership indiscussa, la Società è sul mercato dell’identificazione automatica dal 1991 con oltre 5 milioni di stampanti per etichette. TSC crea valore sulle proprie solide capacità ingegneristiche, sulla ricca esperienza acquisita, sui servizi di supporto tecnico.
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Tutto ciò che c’è da sapere su come crearla
L’etichetta abbigliamento è una delle etichette più utilizzate e conosciute nel mercato dell’etichettatura tessile ed è quindi molto importante conoscere la procedura con la quale viene creata e quali sono i passaggi fondamentali per la sua applicazione. Scopriamoli in questo articolo.
Con che materiali si crea un’etichetta tessile?
L’etichetta tessile per abbigliamento, in gran parte dei casi, è realizzata in cartone o in tessuto, proprio come i prodotti sulla quale è apposta.
Quali strumenti servono per creare un’etichetta tessile?
Gli strumenti più utilizzati per la creazione e l’applicazione di etichette su prodotti tessili o capi di abbigliamento sono sicuramente le stampanti di etichette tessili, per le quali Irideitalia s.r.l è uno dei rivenditori principali, avendo in listino prodotti top di gamma come la Avery SNAP 500 o la Avery SNAP 700.
Queste stampanti consentono, per chi vuole lavorare in autonomia, di soddisfare e personalizzare i propri prodotti con delle etichette complete e prive di errori una volta applicate sul materiale.
Le stampanti per etichette tessili consentono anche di lavorare su diversi tipi di materiale come per esempio tessuto non tessuto, tessuto raso e anche su tessuto adesivo.
Il tutto nel pieno rispetto delle norme sull’etichettatura e composizione dei prodotti tessili.
Come si applica un’etichetta su un prodotto tessile?
L’etichetta, oltre a dover riportare tutti i dati obbligatori sulla composizione fibrosa del prodotto, deve essere applicata sul prodotto con almeno una di queste modalità:
- Cucitura;
- Graffatura;
- Con adesivi;
- Allacciata con cordoncino fissato da un sigillo apposito o da un cappio;
- Inserimento dell’etichetta nell’involucro che lo contiene.
Il contrassegno, ossia l’indicazione delle informazioni richieste, dovrà essere applicato direttamente al prodotto tessile mediante:
- Stampa;
- Stampigliatura, ossia per mezzo di un timbro;
- Tessitura in cimosa.