L’anagrafica delle etichette tessili

Tutte le informazioni da indicare sull’etichetta

Tutti coloro che producono oppure commercializzano prodotti tessili, dalle materie prime sino al prodotto finito, devono rispettare la nuova normativa riguardante l’etichettatura ed è quindi fondamentale sapere quale dovrà essere il contenuto di ogni etichetta al fine di non ricadere in sanzioni molto salate.

Entriamo quindi nel dettaglio, conoscendo l’anagrafica e la struttura di un’etichetta tessile.

Quali informazioni deve contenere un’etichetta tessile?

Un’etichetta tessile deve, obbligatoriamente, contenere le seguenti informazioni:

  • L’indicazione della composizione fibrosa di un prodotto tessile;
  • L’eventuale presenza nel tessuto di parti di origine animale;
  • L’origine geografica del prodotto (es. Made in Italy);
  • I dati del responsabile dell’immissione in commercio;
  • L’etichetta deve essere redatta in lingua italiana;
  • Il contenuto deve essere ben visibile e facilmente leggibile;
  • Non sono ammesse abbreviazioni.

Quali informazioni aggiuntive posso trovare su un’etichetta?

Questa tipologia di etichette può contenere, nella propria anagrafica, anche delle informazioni qualificative, non obbligatorie, le quali sono suddivise in tre categorie:

  • Qualificativi riguardanti la fase di produzione di fibre tessili (es. pettinato o lavato);
  • Qualificativi che riguardano la qualità delle fibre (es. superfino, filo di Scozia ecc.);
  • Qualificativi rappresentati da marchi registrati.

Infine su un’etichetta tessile possiamo trovare allegata un’etichetta facoltativa ma allo stesso tempo tra le più osservate dai consumatori ossia l’etichetta di manutenzione.

L’etichetta di manutenzione è quell’etichetta che indica al consumatore il modo in cui quel prodotto tessile dovrà essere lavato e curato grazie anche agli utilissimi pittogrammi stampati su di essa.

La nuova Normativa sulle etichette per abbigliamento

Sanzioni più salate per chi produce etichette per vestiti non a norma

Dal 4 Gennaio 2018, è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 190 del 15 novembre 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 296 del 20 dicembre 2017) riguardante le sanzioni per chi viola le disposizioni per l’etichettatura per abbigliamento e moda e per il settore calzaturificio.

La normativa corregge le responsabilità riguardanti le etichette tessili non regolarizzate, precedentemente attribuite ai soli commercianti, vedendole adesso assegnate ai produttori.

Di seguito, ecco alcune fra le principali novità introdotte dalla Normativa.

Le nuove sanzioni amministrative pecuniarie per i prodotti tessili

A chi verranno applicate le nuove sanzioni stabilite dalla normativa per le etichette e cartellini per l’abbigliamento? Produttori, fornitori e distributori rischiano sanzioni amministrative pecuniarie.

  • Ai produttori di etichette tessili non regolarizzate verrà assegnata una completa responsabilità, con sanzioni fino a 20.000€
  • Ai produttori che non regolarizzano i prodotti tessili, entro 60 giorni dalla prima entrata sul mercato, privi di etichettatura o nel caso dove non non dovesse essere conforme alle prescrizioni del regolamento UE.
    Le sanzioni andranno dai 3.000€ ai 20.000€.
  • Ai fornitori online che hanno omesso la composizione delle etichette per vestiti verrà inflitta una sanzione dai 1.500€ ai 20.000€.
  • Ai fornitori che non indicano sull’etichetta le informazioni del prodotto in lingua italiana la sanzione va dai 1.500€ ai 20.000€.
  • Ai distributori lanciano un prodotto tessile con l’etichetta sprovvista dei dati sulla composizione fibrosa, la sanzione varia dai 700€ ai 3.500€.

Le informazioni obbligatorie sulle etichette per abbigliamento

Quali sono le informazioni da riportare necessariamente su ogni etichetta?

Alcune delle norme da seguire per evitare di incorrere in sanzioni sono varie e dettagliate:

  • La composizione fibrosa dovrà essere scritta per esteso con la percentuale di peso.
  • Le etichette tessili dovranno corrispondere a ciò che sarà scritto nei relativi documenti commerciali, per esempio le percentuali di composizione fibrosa.
  • L’etichetta dovrà essere saldamente fissata al relativo prodotto.
  • L’etichetta deve indicare l’anagrafica del produttore.
  • L’etichetta dovrà indicare se il prodotto “contiene parti non tessili di origine animale”.

La normativa sulle etichette per calzature

L’etichetta dovrà essere esposta, completamente, in lingua italiana e dovrà sempre essere visibile in negozio con i relativi simboli indicanti i materiali di cui la calzatura è composta.

Gli e-commerce dovranno sempre indicare la composizione fibrosa, rendendola ben visibile al consumatore nella rispettiva etichetta on-line.

Chi è obbligato a rispettare la normativa sull’etichettatura per vestiti?

Il fabbricante che progetta e produce un prodotto con iscritto nome o marchio, deve garantire la fornitura dell’etichetta del relativo prodotto.

L’importatore di un prodotto da un paese estero (della Comunità Europea), deve invece garantire le informazioni esatte sulle etichette l’abbigliamento. Il distributore che commercializza un prodotto deve anche etichettarlo qualora lo producesse.

Quali prodotti devono essere obbligatoriamente etichettati?

Tutti quei prodotti tessili costituiti da fibre che compongono l’80% del loro peso, i rivestimenti di mobili, materassi, ombrelli e articoli da campeggio ed infine i prodotti tessili integrati ad altri prodotti, devono essere etichettati.

 

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SMART DISTANCE

Il dispositivo per il distanziamento sociale

Una nuova soluzione per la sicurezza dei lavoratori

Il Gruppo Finlogic, dopo essere stato sempre operativo in questo periodo di emergenza, lancia SMART Distance, un nuovo strumento tecnologico per controllare il distanziamento dei lavoratori in azienda.

Indossabile come un comodo orologio, SMART Distance è il risultato di una collaborazione tra il Gruppo Finlogic, Tecmark e Mobile Project che permette di avvertire quando si è troppo vicini ad un collega.

L’utilizzo dello Smart Distance in varie situazioni operative

Il dispositivo può essere utilizzato anche in altri ambiti lavorativi come per esempio per tracciare i flussi del magazzino, evitare collisioni tra mezzi e pedoni oppure per gestire le presenze all’interno dell’azienda.

Il Gruppo Finlogic contro la pandemia

La sinergia tra le aziende

Dino Natale, amministratore delegato del Gruppo Finlogic, ha dichiarato: “Oggi con lo Smart Distance lanciamo un’ulteriore sistema utile al distanziamento sociale che si aggiunge ai nostri servizi per la tracciabilità della supply chain“.

Il Gruppo Finlogic, con 222 dipendenti e 9 consociate, può vantare preziose collaborazioni per la creazione di progetti unici.

Silvia Tittozzi, Marketing Manager del Gruppo, afferma:
“La sinergia tra le aziende del Gruppo Finlogic ci permette di realizzare tutto al nostro interno, grazie alle elevate competenze tecniche specifiche del management e dei tecnici di ogni azienda coinvolta.
In questo caso il progetto è nato dall’idea e progettazione tecnica di Tecmark, affiancato da Mobile Project per lo sviluppo dei software, interfacce e applicazioni e supportato da Smart Lab 3D per la creazione del design, realizzazione del primo prototipo ed oggi della produzione vera e propria”.

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MASCHERA DI PROTEZIONE PER IL VOLTO

Finlogic avvia la produzione in 3D di maschere protettive

L’impegno del Gruppo Finlogic nella lotta all’emergenza COVID 19 prosegue. Grazie alla divisione 3D del Gruppo Finlogic è stata avviata la produzione in 3D di maschere protettive e di dispositivi protettivi di primo grado per il volto.

Rispondendo alle numerose richieste di dispositivi di protezione, la divisione 3D di Finlogic ha sapientemente riconvertito, in brevissimo tempo, parte della produzione delle proprie stampanti 3D per lo sviluppo di kit di visiere protettive, il cui utilizzo limita la contaminazione delle maschere.

Innovazione al servizio della salute dei cittadini

Ogni azienda potrà dotare i propri dipendenti di un dispositivo in grado di aggiungere un’ulteriore protezione al resto del volto, con particolare riguardo agli occhi.

Il Gruppo Finlogic è riuscito a esprimere al meglio le potenzialità delle tecnologie digitali, motore in grado di trainare la ripresa economica e produttiva di molte aziende, cogliendo le opportunità interne al gruppo in termini di agilità produttiva e di facilità di adattamento alle necessità per fornire risposte rapide.

 

Sinergia di tecnologie e capacità delle aziende del Gruppo

Aldo Pisanello, ideatore del progetto e Responsabile della Divisione Digitale, afferma: “Questo prodotto nasce dall’unione delle capacità produttive e dal know-how tecnologico delle aziende del Gruppo Finlogic.

Smart Lab Industrie 3D si occupa della produzione in stampa 3D delle visiere, IrideItalia ha provveduto all’approvvigionamento attraverso i propri canali e-commerce delle lastre trasparenti per comporre le barriere, la cui fustellatura e sagomatura è stata operata da Finlogic.

Grazie alle stampanti 3D di nostra distribuzione abbiamo studiato sistemi di produzione h24, massimizzando la produttività con l’enorme vantaggio – in termini di sicurezza per la salute – di operare senza il presidio umano. Ogni kit è stato imbustato ed etichettato con le nostre stampanti digitali.

Le etichette riportano il lotto colore e nome del destinatario, aumentando la sicurezza nell’utilizzo esclusivo del prodotto. Considerata l’importante richiesta, stiamo anche valutando l’ampliamento delle nostre linee produttive con gli strumenti che lo Stato ha messo a disposizione”.

 

Dispositivi medici donati agli Ospedali

Al termine della prima produzione, i dispositivi medici sono stati donati ad alcuni operatori ospedalieri del Polo Sanitario di Bari, al fine di supportare l’enorme lavoro che ogni giorno svolgono per la tutela della salute.

Caratteristiche

Si tratta di una visiera con barriera trasparente che permette l’isolamento del volto, in particolare degli occhi, da agenti liquidi diretti come schizzi e vapori, preservando così gli occhi e soprattutto riducendo la contaminazione della mascherina, che ovviamente non può essere sostituita da questo dispositivo, ma solo preservata.

L’utilizzo delle barriere facciali diventerà sempre più diffuso in tutti gli ambiti lavorativi in cui non può essere rispettata la distanza minima di un metro tra gli operatori, o tra lavoratori e clienti.

Oltre a tutto l’ambito sanitario, basti pensare alle attività commerciali dove si è a diretto contatto con il pubblico, come: poste, banche, farmacie, supermercati, parrucchieri, estetiste, corrieri, aerei, treni, bar e negozi in generale. Altrettanto difficile sarà rispettare le distanze in ambienti di produzione industriale di qualsiasi settore.

L’utilizzo della visiera di protezione consentirà di vivere il proprio lavoro con una maggiore serenità in termini di tutela e protezione, sia per chi la indossa, sia per chi viene a contatto con la persona che indossa la visiera.

Come funziona?

Il prodotto è stato progettato per permettere la sostituzione della barriera di protezione alla fine di ogni turno lavorativo.

La struttura in plastica può essere sterilizzata in quanto prodotta con materiale riciclabile e adatto al contatto con la pelle. In questo modo ogni operatore avrà sempre una visiera igienizzata.

La visiera trasparente può essere sia igienizzata, che sostituita senza dover cambiare tutta la struttura.

Quattro colori disponibili con possibilità di personalizzazione con logo nella parte inferiore.

Scarica la scheda informativa >>

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Comunicato: Emergenza Coronavirus.

#NOICISIAMO

A seguito delle nuove disposizioni previste dall’Ordinanza emessa dalla Presidenza del Consiglio in data 22 Marzo 2020, con la presente siamo a comunicare che la nostra attività ricade tra i servizi qualificabili come essenziali ai sensi dell’Ordinanza sopracitata, e come tali non possono essere sospesi come previsto dai medesimi provvedimenti governativi.

La nostra attività, per tanto, non si ferma e resteremo pienamente operativi, nel massimo rispetto ed osservanza del decalogo emanato dall’Istituto Superiore di Sanità Nazionale.

Già dai primi giorni dell’emergenza, infatti,  la nostra azienda si era da subito attivata per limitare la presenza di persone all’interno della nostra sede e contenere così al massimo gli spostamenti. Attraverso lo smart-working restano attivi e pienamente operativi in tutti i nostri reparti: amministrativo, commerciale, segreteria, supporto clienti, supporto tecnico.

Il nostro magazzino resta regolarmente aperto per la ricezione e spedizione di merci, regolarizzando l’accesso esclusivamente mediante l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali specifici per l’emergenza e nel rispetto delle indicazioni governative.

Resta a vostra disposizione anche il nostro reparto di Assistenza Tecnica garantendo interventi da remoto e supporto telefonico.

E’ un momento storico, delicato, in cui la priorità diventa necessariamente la nostra salute, quella dei nostri familiari, dei nostri dipendenti e di tutti i nostri clienti e fornitori.
Ed è proprio in questo momento storico che vorremmo esservi d’aiuto in qualsiasi modo restando al vostro fianco, per qualunque necessità.

Abbiamo sempre basato la nostra attività sul rapporto umano prima ancora che sul profitto, ed ora più che mai i rapporti umani possano aiutare a superare questo momento di estrema difficoltà. Dobbiamo fare la nostra parte stando a casa e rispettando tutte le direttive governative credendo che possano davvero esseri efficaci per limitare il contagio e permetterci di tornare alla normalità nel più breve tempo possibile. Ma sentirsi vicini sicuramente aiuta. Noi lo faremo, saremo al vostro fianco, distanti ma uniti.

#noicisiamo
#distantimauniti
#iorestoacasa
#andràtuttobene

Castelfranco Piandiscò, 25 Marzo 2020.

A.D. Marina Pazzaglia
Irideitalia s.r.l.